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Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato il Decreto Energy Release 2.0 (DM 29 luglio 2025), che aggiorna il meccanismo introdotto nel 2024 per sostenere le imprese energivore e promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia.
Il nuovo provvedimento rende più strutturato il sistema di assegnazione dell’energia a prezzo calmierato e introduce una procedura competitiva gestita dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Per le aziende con alti consumi elettrici, questa è un’occasione strategica per ridurre i costi e accelerare la transizione green.
Cosa prevede il Decreto Energy Release 2.0
Energia a prezzo calmierato
Le imprese energivore potranno continuare a beneficiare di forniture di energia elettrica a prezzo agevolato, attorno ai 65 €/MWh, in cambio dell’impegno a realizzare nuova capacità rinnovabile (fotovoltaico, eolico, idroelettrico o altre tecnologie ammesse).
Procedura competitiva GSE
Il decreto introduce una gara pubblica gestita dal GSE per selezionare i soggetti che realizzeranno i nuovi impianti. Oltre alle imprese energivore, potranno partecipare aggregatori o produttori rinnovabili che si faranno carico dell’obbligo di restituzione dell’energia anticipata.
Clausola “vantaggio residuo”
È prevista una clausola di riequilibrio economico (claw-back): se, al termine del contratto ventennale, il soggetto beneficiario avrà un vantaggio economico residuo, dovrà compensarlo — ad esempio prolungando la durata del contratto o restituendo parte del beneficio.
Tempistiche operative
Il decreto è stato firmato e pubblicato dal MASE il 29 luglio 2025.
Le regole operative aggiornate del GSE sono attese entro novembre 2025, con la prima procedura competitiva prevista per l’inizio del 2026.
Perché è importante per le imprese energivore
- Riduzione dei costi energetici → Prezzo fisso e prevedibile in un periodo di forte volatilità del mercato.
- Incentivo alla sostenibilità → Le aziende potranno investire in impianti a fonti rinnovabili, migliorando la propria impronta ambientale.
- Accesso a nuove opportunità di mercato → L’apertura a soggetti aggregatori consente sinergie industriali e partnership.
- Allineamento con la transizione UE → Il decreto è conforme alle direttive europee sugli aiuti di Stato per l’energia pulita.
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