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Dal 2025 entrano in vigore le nuove Istruzioni Operative del GSE per la gestione del fine vita dei moduli fotovoltaici incentivati. Che si tratti di un impianto residenziale o industriale, è fondamentale sapere chi deve smaltire i pannelli solari, come funzionano le quote trattenute dal GSE e quali sono le scadenze da rispettare.
Il contesto normativo
Il tema dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici è regolato da una serie di provvedimenti:
- D.lgs. 49/2014 → ha inserito i moduli solari tra i RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
- D.lgs. 118/2020 → ha introdotto ulteriori disposizioni sulla gestione a fine vita.
- DL Energia 2024 → ha rafforzato il sistema, raddoppiando la quota di garanzia da 10 a 20 €/modulo.
Obiettivo: garantire che lo smaltimento dei pannelli avvenga in modo sicuro e sostenibile, riducendo i rischi di abbandono o trattamento improprio.
Le novità principali del 2025
Secondo le nuove istruzioni operative, i punti più rilevanti sono:
- Quota di garanzia raddoppiata → Il GSE trattiene 20 € per ogni modulo incentivato.
- Semplificazione documentale → Per i RAEE professionali è sufficiente la copia del FIR.
- Regole chiare per il revamping → Sostituzioni totali o parziali con norme precise su esoneri e restituzioni.
- Finestre temporali di adesione ai sistemi collettivi:
- Per il 2025 (anno di avvio):
- 1ª finestra: 1° aprile – 31 maggio 2025
- 2ª finestra: 1° luglio – 30 settembre 2025
- Dal 2026 in poi:
- 1ª finestra: 1° febbraio – 31 marzo
- 2ª finestra: 1° giugno – 31 luglio
- Restituzione quote più rapida → Fino a 120 giorni nei casi di revamping totale.
- Per il 2025 (anno di avvio):
Chi deve smaltire i pannelli a fine vita?
- Impianti incentivati (Conto Energia, domestici e professionali) → Il titolare (“Soggetto Responsabile”) deve dimostrare al GSE l’avvenuto smaltimento.
- Impianti residenziali <10 kW → I moduli a fine vita si consegnano gratuitamente ai Centri di Raccolta RAEE.
- Impianti professionali ≥10 kW → Serve inviare al GSE la dichiarazione di consegna (Allegato 8.1) e copia del FIR.
- Impianti non incentivati dopo il 2014 → I costi sono già coperti dall’eco-contributo RAEE pagato dal produttore/importatore.
Cosa devono fare i titolari
- Organizzare lo smaltimento → Direttamente o tramite Sistema Collettivo.
- Caricare i documenti richiesti → (Dichiarazione di consegna RAEE, FIR, Contratto con il Sistema Collettivo).
- Monitorare online → Tramite l’applicativo GSE “Gestione componenti e quote RAEE”.
Tabella riassuntiva
Periodo di installazione
Tipologia impianto
Chi copre i costi
Obblighi per il proprietario
Prima del 2014 (Conto Energia)
Residenziale o industriale
GSE (quota 20 €/modulo) o Sistema Collettivo
Inviare documentazione al GSE (Allegato 8.1, FIR)
Dopo il 2014 (senza incentivi)
Residenziale o industriale
Produttore/importatore (eco-contributo RAEE)
Conferire i moduli ai Centri di Raccolta RAEE
Dopo il 2014 (con incentivi)
Residenziale o industriale
GSE (quota trattenuta) o Sistema Collettivo
Inviare documentazione al GSE o aderire a Sistema Collettivo
FAQ – Domande frequenti
Quanto costa smaltire i pannelli fotovoltaici ?
Per gli impianti domestici il conferimento ai Centri RAEE è gratuito. Negli impianti incentivati i costi sono già coperti dalla quota trattenuta dal GSE.
Chi è responsabile dello smaltimento ?
Il proprietario dell’impianto (Soggetto Responsabile). Gli installatori come Millenergie intervengono solo se previsto da un contratto di manutenzione.
Quando vengono restituite le quote GSE ?
Alla dismissione o al revamping, dopo la verifica della documentazione. Nei casi di sostituzione totale, la restituzione può avvenire entro 120 giorni.
Conclusioni
Le nuove regole GSE 2025 portano maggiore chiarezza sulla gestione dei pannelli fotovoltaici a fine vita.
Per i titolari di impianti significa rispettare la normativa, evitare sanzioni e contribuire concretamente alla sostenibilità.